Le ultime notizie riguardanti il tema delle pensioni dei lavoratori precoci sono positive, l’incontro tra delegazione lavoratori precoci dell gruppo Facebook ‘Lavoratori precoci a tutela dei propri diritti’, divenuto ormai punto di riferimento, e Tommaso Nannicini, sottosegretario di Strato presidenza del Consiglio e consigliere economico del premier Renzi, è stato utile per il confronto tra le parti e lo stesso admin del gruppo, Roberto Occhiodoro, ha comunicato che l’incontro avuto è stato produttivo , ma le richieste che la categoria richiede e cioè la modifica alla Legge Fornero 2011, nonché l’approvazione della Quota 41 saranno prese in esame dal Governo Renzi?
La legge Fornero 2011 ha penalizzato la categoria dei precoci, con l’innalzamento dell’età pensionabile, in modo pesante, infatti non possono accedere al pensionamento nonostante aver maturato i contributi versati in una vita intera di lavoro; nel’incontro suddetto con Nannicini è stata rafforzata la richiesta per l’approvazione della Quota 41 categoria di lavoratori che ha alle spalle parecchi anni di contribuzione alle spalle e l’unica soluzione per concludere la questione sarebbe proprio la pensione anticipata; Nannicini ha tenuto tranquillizzare i precoci con la promessa che sarà fatta una valutazione sulla categoria Quota41 dalla Ragioneria di Stato e che la questione sarà trattata in tempi utili, prima del referendum costituzionale, uguale richiesta era stata fatta da Cesare Damiano, presidente Commissione Lavoro alla Camera.
Una rassicurazione è stata fatta dai rappresentanti del governo alla categoria, riguardante l’Ape, la struttura del prestito pensionistico, il timore dei precoci infatti era basata che l’Ape potesse in qualche modo sostituire Quota41, penalizzando ulteriormente la categoria non avendo i requisiti necessari per rientrarci, ma sembra, dall’incontro avvenuto, che la certezza sia che l’Ape non contemplerà i lavoratori precoci come non inciderà sulla Quota41; rassicurazioni che fanno ben sperare sia precoci che Quota41 ma saranno veritiere e non finalizzate al solo scopo di raccogliere assensi per il prossimo referendum costituzionale? una domanda ovvia alla luce del crollo di assensi e di credibilità del Partito Democratico, che sta giocandosi il tutto per tutto per riprendere quella fiducia tradita presso i propri elettori, il tempo stringe e qualsiasi mezzo per raggiungere i propri scopi è valido e mai come i gesuiti recitano, ‘Il fine giustifica i mezzi’, può sembrare più giusto!
A conclusione dell’incontro, i rappresentanti del Governo hanno fornito informazioni su questioni che riguardano le pensioni dei precoci, quali le aspettative di vita, l’admin Occhiodoro ha reso noto che alla categoria è stato affermato: ‘Si può studiare una soluzione che porti da 2 a 5 anni le variazioni con un aggravio massimo di 3 mesi ogni 5 anni’; anche questa una promessa relativa che ha il sapore di accondiscendenza ma non di certezza e concretezza, si vedrà nel proseguo la realtà di queste promesse fatte.
Ariella Gibellato
Fonte: forexinfo
QUALUNQUE SIA IL RISULTATO DELLA QUOTA 41, QUANDO SARA’ IL MOMENTO DEL VOTO AL REFERENDUM SI VOTERA’ NOOOOOOOOOO, PERCHE’ TANTO SI SA GIA LE MOSSE DEI NOSTRI POLITICI CONTANO SOLO AD AVERE PIU’ VOTI, E NON PER FARE GIUSTIZIA SOCIALE CHE INVECE E’ CIO CHE SERVE AL PAESE, IERI, OGGI E DOMANI, BASTA PD E PDL SIA DESTRA CHE SINISTRA HANNO VENDUTO I DIRITTI DEI LAVORATORI DI QUALSIASI LIVELLO O CETO DI APPARTENENZA, PENSANO SOLO AI LORO AMICI DELLA FINANZA, MA LE NAZIONI NON STANNO IN PIEDI DI SOLA FINANZA SERVE ANCHE IL LAVORO, PERCHE’ SE UN RICCO VA A FARE LA SPESA PUO’ RIEMPIRE ANCHE PIU’ DI UN CARRELLO, MA CIO CHE FA TENERE APERTO IL SUPERMERCATO SONO I LAVORATORI CHE OGNI GIORNO VANNO IN TANTISSIMI ANCHE SOLO A COMPERARE POCHE COSE MA IN MODO COSTANTE GRAZIE AGLI STIPENDI, ALLE PENSIONI E AL LAVORO